Settore in cifre

Nel 2021 il fatturato aggregato della Componentistica elettronica ha superato i 5,6 miliardi di euro con un incremento a valori correnti del 15,9 per cento nel confronto con l’anno precedente. Le esportazioni hanno registrato una variazione positiva del 12,6 per cento, collocandosi in uno scenario internazionale in sostenuta ripresa, dove secondo le stime  WSTS (World Semiconductor Trade Statistics) la domanda mondiale di semiconduttori è cresciuta su base annua del 26,2 per cento. Anche il mercato dei componenti passivi ha registrato nel 2021 crescite trasversali a doppia cifra del volume d’affari, recuperando i livelli record del 2019, un trend che è previsto in tenuta per il corrente anno anche se a tassi più contenuti.

Le performance della Componentistica elettronica in Italia hanno beneficiato nel corso del 2021 dei progressivi segnali di miglioramento del profilo macroeconomico, con una crescita del Prodotto interno lordo che ha visto trainante il ruolo svolto dagli investimenti. L’industria manifatturiera italiana ha intrapreso un graduale percorso di recupero delle perdite subite nel corso del 2020, con una espansione dei livelli di attività che ha interessato trasversalmente la quasi totalità dei settori industriali.

Pur in un quadro di crescenti incertezze aggravate dalle tensioni geopolitiche sopravvenute ad inizio anno, le attese per il 2022 sono positive. Le dinamiche rialziste per il mercato mondiale dei semiconduttori dovrebbero essere in tenuta: +16,3 per cento le stime diffuse da WSTS nello scorso mese di maggio per il 2022, a cui dovrebbe seguire un +5,1 per cento nel 2023.

Le dinamiche del comparto in un orizzonte di medio periodo, oltre che beneficiare dell’importante stimolo che deriverà dal PNRR, si collocano nel percorso di sviluppo che coinvolgerà nei prossimi anni l’industria europea. Nel ruolo chiave che la microelettronica ricopre per realizzare la transizione digitale ed ecologica, i recenti interventi legislativi declinati nell’EU Chips Act, nel supportare lo sviluppo e il consolidamento di una filiera europea della componentistica elettronica, hanno come obiettivo prevalente il raggiungimento della sovranità digitale e della autonomia strategica dell’UE. La visione della Commissione europea è quella di incrementare la produzione di chip per raggiungere una quota di mercato mondiale del 20 per cento nei semiconduttori, all’avanguardia e sostenibili, entro la fine del corrente decennio, quando si prevede che nel 2030 il mercato mondiale raggiungerà i 1.193,4 miliardi di dollari.