Il piano europeo per i microchip non ha senso

Il 21-Ottobre-2021

Il capo dell'industria UE, Breton, ha promesso una quantità di sussidi per i microchip paragonabile a quella degli Stati Uniti. Ma le cifre non lo confermano

L’Unione europea intende presentare un pacchetto di sovvenzioni per il settore dei microchip che non sia da meno rispetto agli investimenti degli Stati Uniti. Ma i piani sono destinati a scontrarsi con le realtà delle regole di concorrenza del blocco e la lentezza del processo decisionale. Nel mezzo di una crisi globale dell’offerta di microchip, l’UE ha fissato l’obiettivo di acquisire il 20% del mercato globale entro il 2030. Ma gli schemi di finanziamento lasciano alcune aziende di microchip scettiche sulle ambizioni dell’Europa. Un ostacolo centrale, sono le regole della concorrenza del blocco e una lunga tradizione di mantenere i sussidi pubblici al minimo.

I piani dell’UE per il settore dei chip stanno prendendo forma attraverso alcune iniziative chiave, tra cui un piano di investimenti noto come un importante progetto di interesse comune europeo (IPCEI). Il blocco ha anche lanciato un’alleanza industriale sui microchip, mentre il presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen il mese scorso ha annunciato il lancio di un’iniziativa legislativa (European Chips Act) per chiarire come i diversi sforzi possono diventare coesivi. Messi insieme, i piani ammonterebbero a “più o meno la stessa cifra per l’UE, insieme ai nostri stati membri” del programma di finanziamento da 52 miliardi di dollari del governo americano.

Il programma industriale europeo richiederà probabilmente molti mesi prima che i finanziamenti arrivino sul mercato.

Nel processo IPCEI i paesi devono presentare dei piani nazionali prima di concordare un piano europeo comune. Devono poi invitare le loro industrie a inviare offerte per i progetti, valutare quelli che arrivano e fare le selezioni. La Commissione deve esaminare tutti i progetti proposti per controllare se sono conformi alle leggi sulla concorrenza, e i governi nazionali devono poi distribuire i finanziamenti. L’intero processo può richiedere più di un anno e mezzo. Il nuovo IPCEI sui microchip potrebbe richiedere molto più tempo, considerando il numero di paesi e aziende coinvolte nel processo. Se e quando il finanziamento sarà sbloccato, la legge dell’UE impone anche chiari limiti su come può essere usato. Il finanziamento per il settore dei chip sarà probabilmente limitato a progetti di ricerca su tecnologie all’avanguardia. I progetti finanziati attraverso un IPCEI “devono essere di grande natura innovativa”, stabilisce la legge UE – una salvaguardia per impedire ai paesi di sostenere le aziende con aiuti di stato che distorcono la concorrenza del mercato. Ostacoli simili continuano a mettere in ombra alcuni dei piani d’investimento europei dei più grandi produttori di chip.

Fonte: politico.eu

Traduzione estratto a cura di ANIE Componenti Elettronici

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