Guerra in Ucraina, cosa cambia per l’industria dei chip. Gli scenari

Il 24-Febbraio-2022

“L’invasione russa dell’Ucraina è destinata ad avere terribili ripercussioni, sul lato umanitario, energetico e politico. Nel contesto di forte interdipendenza che caratterizza i mercati, anche l’industria dei semiconduttori rischia di essere coinvolta. Per ragioni strutturali e geopolitiche, con il rischio che si prolunghi il chip crunch che ha vessato numerose industrie nel corso del 2021. Sull’entità dei riverberi del conflitto russo-ucraino sulle dinamiche del mercato dei chip, tuttavia, il condizionale rimane d’obbligo e molto sarà deciso sulla base del pacchetto di sanzioni che Stati Uniti ed Unione europea si preparano a dispiegare.”

“L’industria dei chip si basa su di un complesso ecosistema che consiste in più di 1,200 step tra design, manifattura, packaging e commercializzazione su una scala geografica imponente: un singolo ciclo produttivo si estende per più di 25.000 miglia. Se l’hotspot di quest’industria è chiaramente Taiwan, Russia e Ucraina giocano un ruolo sicuramente non trascurabile sul lato midstream della filiera, essendo importanti esportatori di materiali per le fasi di produzione.”

“Il neon russo, estratto come sottoprodotto dalle acciaierie di Mosca, viene purificato da una compagnia specializzata in Ucraina. Ed è per via di questo scambio transfrontaliero che potrebbero esserci rischi sulle forniture. Soprattutto se il Cremlino decidesse, oltre a “militarizzare” le forniture di gas, di includere questi materiali come misura ritorsiva nei confronti delle probabili sanzioni USA-UE. Con effetti a catena sulla produzione dei chip e dei prezzi in ricaduta sui consumatori finali.”

“Washington sta ventilando da settimane l’ipotesi di escludere anche la Russia dall’accesso ai semiconduttori più avanzati, utilizzando la pervasività della tecnologia americana lungo la filiera.”

“L’Ue, il Giappone e Taiwan, oltre ad aver espresso una ferma condanna dell’invasione, hanno annunciato di intraprendere iniziative per bloccare le esportazioni di chip e materiali alla Russia.”

Fonte: formiche.net
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