Gli olandesi mettono in guardia contro il disaccoppiamento globale nell’European Chips Act

Il 13-Ottobre-2021

Le catene di approvvigionamento globali, un modello di business che si è dimostrato popolare negli ultimi 30 anni, sono state interrotte dalla pandemia di COVID-19, portando i governi di tutto il mondo a prendere in considerazione l’idea di portare le operazioni di produzione più vicino a casa.

La Commissione europea, l’esecutivo dell’UE, a settembre ha proposto una legge europea sui chip che copre la capacità di ricerca e produzione, spinta dalla carenza di chip che ha sconvolto l’industria automobilistica, i produttori di dispositivi medici e i fornitori di telecomunicazioni.

L’UE fa affidamento su chip di fabbricazione asiatica e ha una quota ridotta nella catena di approvvigionamento, dalla progettazione alla capacità di produzione.

Il disaccoppiamento dalla catena di approvvigionamento globale sarebbe un errore, hanno affermato i Paesi Bassi in un documento pubblicato sul sito web del governo.

L’European Chips Act “richiede il riconoscimento che il disaccoppiamento della catena del valore globale dei semiconduttori è un’illusione”, si legge nel documento. “Gli interessi europei sono meglio serviti da un ecosistema aperto che rimane focalizzato sull’attrazione di investimenti, sull’accelerazione dell’innovazione e sull’aggiunta di valore di mercato. La diversificazione e l’interdipendenza reciproca promuovono la resilienza e prevengono le dipendenze unilaterali”.

Gli olandesi hanno anche proposto la creazione di strumenti per prevenire acquisizioni strategiche chiave indesiderate dei produttori di chip.

Il programma di lavoro 2022 della Commissione prevede l’adozione del Chips Act nel terzo trimestre del prossimo anno.

Fonte: reuters.com

Traduzione estratto a cura di ANIE Componenti Elettronici

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