Come Toyota ha fronteggiato la carenza di chip

Il 07-Aprile-2021

Quando il terremoto di Tohoku ha innescato uno tsunami che ha colpito la costa nord-orientale del Giappone nel marzo 2011, uccidendo più di 15.000 persone, Toyota Motor Corp. ha trascorso sei mesi a lottare per rimettersi in piedi.

L’azienda ha anche esaminato la sua catena di approvvigionamento per identificare gli elementi più a rischio nella speranza di prevenire un’interruzione simile in futuro. La casa automobilistica ha prodotto un elenco di circa 1.500 parti ritenute necessarie per garantire alternative o per fare scorta e messo in atto un sistema complesso per monitorare la vasta rete di fornitori che producono quegli articoli – e le aziende più piccole da cui i fornitori acquistano i materiali – per sviluppare un sistema di preallarme per le carenze.

Il presidente di Toyota Akio Toyoda ha affrontato la questione della carenza di chip il mese scorso in un briefing in qualità di presidente della Japan Automobile Manufacturers Association. Nel pieno di una carenza globale di semiconduttori, “ci sono case automobilistiche che stanno davvero lottando e altre che non sono sfregiate così profondamente”, ha detto. “Ciò che si è dimostrato importante: una comunicazione molto stretta tra case automobilistiche, produttori di chip e fornitori di componenti che utilizzano tali chip.”

La capacità di Toyota di gestire con attenzione le sue catene di approvvigionamento l’ha aiutata ad arrancare non solo attraverso la carenza di chip, ma anche lo scorso anno in generale, poiché le interruzioni legate alla pandemia hanno minacciato l’accesso del settore a tutto, dalle fibre utilizzate negli airbag alle navi necessarie per il trasporto veicoli per i mercati esteri.

Altre case automobilistiche non sono state così fortunate. Suzuki Motor Corp. il 5 aprile ha annunciato che sta congelando la produzione in due stabilimenti automobilistici a causa della carenza di chip. Stellantis NV, la società madre di Chrysler e Fiat, il 26 marzo ha dichiarato che prevede di fermare cinque stabilimenti in Nord America a partire dal 29 marzo fino alla prima metà aprile, mentre Ford Motor Co. sta temporaneamente chiudendo la sua fabbrica di camion in Michigan. Anche General MotorsHonda e Nissan hanno avuto interruzioni della produzione.

Fonte: bloomberg.com

Traduzione estratto: ANIE Componenti Elettronici

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