L’occhio per occhio della Cina sulle tariffe USA
Il 04-Febbraio-2025Le misure di ritorsione calibrate dalla Cina – che colpiscono i settori dell’energia, dell’agricoltura e della meccanica – mirano a esercitare pressione su settori chiave delle esportazioni statunitensi, riducendo al contempo i rischi di inflazione interna. L’analisi di Reuters è in linea con le stime sugli impatti asimmetrici sulla crescita: il PIL degli Stati Uniti potrebbe rallentare di 0,8-1,0 punti percentuali nel 2025, mentre per la Cina la contrazione sarebbe più contenuta, intorno ai 0,4 punti percentuali, grazie alla sua diversificazione commerciale avviata dal 2018.
Sebbene l’impatto inflazionistico immediato di questi dazi sembri limitato (+10-20 punti base sull’inflazione USA), le interruzioni nelle catene di approvvigionamento – soprattutto nei settori dell’energia e della tecnologia – rappresentano un rischio al rialzo. Attualmente, i mercati valutano una bassa probabilità di escalation, ma un’eccessiva fiducia potrebbe trascurare il rischio di effetti a catena, tra cui potenziali dazi più ampi tra USA e UE o nuove tariffe sui semiconduttori dopo la revisione delle politiche prevista per aprile.
Fonte: Reuters