Una “corsa allo spazio” per i chip?

Il 26-Marzo-2021

“Molti esperti del settore paragonano la battaglia tra Stati Uniti e Cina per il controllo dell’industria dei semiconduttori alla corsa allo spazio. Quel che è certo è che l’attuale shortage di semiconduttori rappresenta un interessante case study dell’impatto del Covid sulle supply chain e sulla geopolitica.”

“Oggi quattro Paesi asiatici producono all’incirca il 75% dei semiconduttori del pianeta: Cina, Giappone, Corea del Sud e Taiwan. Taiwan, in particolare, è la più grande produttrice di semiconduttori del mondo, con il colosso Tsmc (la fonderia Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) che detiene una quota di mercato stimata intorno al 51%. E sebbene Taiwan sia indipendente dalla Cina, Washington nutre forti preoccupazioni sull’entità dei capitali cinesi investiti nell’isola, e sugli effetti che un eventuale peggioramento dei rapporti tra le due superpotenze potrebbe avere sulla capacità di Tsmc di fornire chip alle aziende americane, con un occhio di riguardo a quelle che producono caccia e aerei per conto del Pentagono.”

“È per questo che molti analisti paragonano la competizione per il controllo della produzione globale di semiconduttori alla corsa allo spazio. Gli Stati Uniti oggi producono solo il 12% dei chip venduti a livello mondiale. Il vantaggio competitivo americano nel settore è di tipo ingegneristico, non certo manifatturiero. La Cina nel frattempo si è prefissata l’obiettivo di arrivare a una posizione dominante nella produzione di semiconduttori entro il 2025.”

Fonte: Elettronica AV

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