Crisi microchip, a Dresda la prima fabbrica gestita dall’intelligenza artificiale

Il 08-Giugno-2021

“L’esborso di un miliardo di euro per la costruzione della nuova struttura produttiva rappresenta il più grande investimento unico mai realizzato dalla Bosch nei suoi centotrenta anni di storia.”

“La fabbrica digitale – gemella di quella reale – è composta da mezzo milione di oggetti virtuali tridimensionali, che comprendono gli edifici, le infrastrutture, tutti i macchinari e perfino le canaline di alloggiamento dei cavi, oltre all’impianto di aerazione. Una sorta di incredibile costruzione Lego immateriale contenuta nelle memorie e nei programmi dei computer, che permette di intervenire da remoto, a una distanza che può essere anche di migliaia di chilometri, grazie a degli occhiali a realtà aumentata alla manutenzione di ogni componente della fabbrica. Questa tecnologia ha dato già i suoi frutti, permettendo in piena emergenza Covid-19 di portare avanti i lavori con istruttori e operatori separati da grandi distanze, eppure messi in condizione di lavorare insieme al completamento del sito.”

“L’avvio di chip per automobili inizierà invece a settembre, anche in questo caso in anticipo (di tre mesi) rispetto al previsto.”

“Quella che già oggi viene definita la Silicon Saxony, risposta dello Stato della Sassonia alla Silicon Valley californiana, si arricchisce così ulteriormente di competenze e unicità tecnologiche che non potranno che attirare nell’area ulteriori attori dell’alta tecnologia.”

Fonte: repubblica.it

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